Un’opera che rinasce rivelando il suo splendore intrinseco.
Nel cuore di un luogo sacro, si consuma un atto di rigenerazione artistica.
Apollo evangelizzato, figura di straordinaria potenza, trae ispirazione dalle influenze neoclassiche, un richiamo al periodo di inizio degli scavi di Pompei ed Ercolano di inizio 800′, quando l’arte antica risorgeva dalle ceneri della storia.
Con delicatezza e maestria, l’opera è stata avvolta in un abbraccio di velina, come per proteggerla dai segni dell’usura del tempo
E così, l’opera rinasce, rivelando il suo splendore intrinseco.
I restauratori, con mano esperta hanno riparato il supporto utilizzando una tela marina, tessuto connettivo tra il passato e il presente.
Un’essenza esoterica avvolge l’opera, portando con sé la promessa di un profondo significato nascosto, in attesa di essere esplorato.
Nella chiesa che ha offerto rifugio e ispirazione, l’opera risplende nuovamente, pronta ad affascinare coloro che si avventurano a scrutarne i dettagli, oggi visibili nella stanza dell’Apollo.
Questo è il racconto di un restauro che va oltre il semplice ripristino. È la storia di un’opera che, grazie all’audacia di portarla in un luogo che fosse sufficientemente grande da contenerla e al delicato lavoro dei restauratori, ha ritrovato la sua voce, il suo antico splendore.
Un omaggio all’arte che trascende i confini del tempo e riporta alla luce la magnificenza di un’epoca passata.